Percorso Tropicale

Dopo la voliera delle farfalle e dei colibrì, si entra nella zona dedicata agli acquari e ai terrari dei rettili e degli insetti.

I terrari sono una accurata ricostruzione degli ambienti dove vivono gli animali ospitati. Si vedono sia serpenti come boa constrictor e anaconda che rettili come il Basilisco o la Dracena guianensis.

Non mancano alcuni insetti, come gli insetti foglia, spettacolari mimetisti o le formiche tagliafoglie. Per loro abbiamo costruito un grande ambiente dove si vedono compier ele loro funzioni. La loro socuiietà è considerata la più complessa del mondo animale.

Si entra poi nella serra principale. Specie botaniche tropicali ma legate agli interessi della società umana, come l’Albero del pane, quello del cacao, quello dei chiodi di garofano e molti altri, sono carichi di piante epifite fra cui orchidee, felci e Bromelie. Numerose Eliconie, dalla lunga fioritura che consente di vederne quasi sempre almeno una in fiore.

Mentre tra le fronde volano una coppia di buceri, nelle grandi vasche si vedono i caimani nani e l'Arapaima, un enorme pesce predatore capace di raggiungere la tagli di 4 metri e oltre 250 Kg di peso. Altre teche ospitano i pitoni reali, pitoni verdi, e camaleonti.

Al centro uno stagno con un enorme Gimnoto -l’anguilla elettrica, che si dice abbia dato a Volta l’idea per la sua immortale pila- un gruppo di Arowana, capaci di saltare oltre un metro fuor d’acqua, per catturare prede anche grosse come uccelli e le Razze d’acqua dolce, che popolano le acque dell’Amazzonia. .

 

Fotografia scattata nel Parco faunistico Oasi di Sant'Alessio (PV) - Feb 2012

Poi si passa in un ambiente in parte separato e si rimane colpiti dalla coppia di simpatici Tamandua, i formichieri arboricoli del Sudamerica.

Prima di lasciare la serra un acquario ospita i Pesci arciere, che con uno sputo possono abbattere un insetto fino a due metri fuor d’acqua.

Usciti dalle serre, si passa nella zona dedicata agli Uccelli del Paradiso. Vediamo una famiglia dell’Uccello reale del Paradiso, lo splendido Cicinnurus regius, un maschio, dal mantello rosso fuoco e le sue due femmine, separate da lui per consentir loro, quando sarà il momento, di portare a termine la nidificazione senza ingerenze da parte del compagno. Una tecnica ispirata al comportamento naturale di tutta la famiglia delle Paradisee, codificata dal New York Zoological Society.

 

Fotografia scattata nel Parco faunistico Oasi di Sant'Alessio (PV) - Giugno 2010

Poi, in un’ampia voliera piantumata con specie botaniche della Nuova Guinea, vediamo un’altra specie di Paradisee: una coppia di uccelli del paradiso minore (Paradisea Minor)

Di fronte alcune voliere con rettili (in estate) e i tragopan.

Da qui si arriva nel corridoio prospiciente le voliere dei grandi Rapaci: Una coppia di Aquile reali del Kazakistan, le più grandi del mondo.

Prima di entrare nella serra dei bradipi, si osserva un grande ambiente che ospita una coppia di galletti di roccia del Perù  (Rupicola peruviana)

Poi nuovamente in una serra, dove si trova la nostra famiglia di Bradipi, con noi dal 1995 e che si è regolarmente riprodotta ogni anno ed ha contribuito a creare altri nuclei riproduttivi in numerosi parchi d’Europa. Dopo i Bradipi si possono vedere, nelle stagioni che lo consentono, le nostre Tartarughe sulcata le più grandi che vivano sui continenti, delle quali in realtà non si conosce ancora la taglia massima che siano capaci di raggiungere.

 

 

Dopo le tartarughe si giunge al laghetto dei Fenicotteri di Cuba, dal colore sgargiante, rosa e magenta e rosso intenso. Attiguo al loro stagno c’è la complessa voliera dell’Ocelot, libero di muoversi fra i rami di un grande albero.